La Ministra per l’Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, ha contribuito con un suo intervento alle pagine del “Sole 24 Ore” riguardo la costruzione del  Telescopio Einstein. Secondo l’ambizioso progetto lanciato dal Ministero dell’Università, tale infrastruttura, in grado di osservare l’universo con un’altissima precisione attraverso l’uso delle onde gravitazionali, sarà portata in Italia nel 2024 e collocata nella miniera sarda di Sos Enattos a Lula (provincia di Nuoro) se la competizione con i paesi bassi vedrà l'italia come affidatario della realizzazione.

L'italia già protagonista nel campo delle osservazione di onde gravitaziuonali grazie al rivelatore Virgo (situato a Pisa), vuole incrementare il suo contributo in questo settore specifico della ricerca, grazie al quale molti altri settori possono trarre beneficio, come: la meccanica di precisione, la mettallurgia, la sensoristica sismica, l'ottica, l'intelligenza artificiale, le tecnologie quantistiche.

Il responsabile scientifico locale, dell’Einstein Telescope Infrastructure Consortium (PNRR-ETIC), per l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”  è la Prof.ssa Viviana Fafone del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”

Il progetto, come annunciato precedentemente alla Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori presso la Farnesina, gode del supporto di molte istituzione italiane affermate nel campo della ricerca, innovazione e sviluppo come, l'Istituto Nazioane di Fisica Nucleare (INFN), oltre quello del premio Nobel Giorgio Parisi che ha accettato di presiedere la delegazione Einstein Telescope.

 

Img. Credit: R. Williams (STScI), the Hubble Deep Field Team and NASA