Lanciato in data 9 Dicembre 2021 il nuovo osservatorio Imaging X-ray Polarimetry Explorer (IXPE) della NASA che promette di aprire una nuova finestra sull'astronomia a raggi X. 

La missione prevede che a bordo ci siano 3 telescopi con rivelatori basati sulla tecnologia innovativa dei GAS Pixel Detector (GPD). Molti ricercatori, team, docenti universitari affiliati anche all’INFN o all’INAF, con il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), hanno potuto affinare e mettere a punto tutte le componenti necessarie che garantiscono un efficiente e corretto funzionamento di tali telescopi sentati nella banda X dello spettro elettromagnetico. Il contributo italiano è ormai consolidato. Difatti è a partire dagli anni ’70 che esperienza italiana in rivelatori per le misure di polarizzazione nei raggi X fa la differenza. 

Questi telescopi sono in grado di misurare la polarizzazione nei raggi X emessi da sorgenti astronomiche come i nuclei galattici attivi (AGN), i microquasars, le pulsar e le pulsar wind nebulae, le magnetar, le stelle binarie nei raggi X come anche  resti di supernova ed il centro galattico. Le misure che Ixpe fornirà comprendono dati: sulla polarizzazione, sulla variabilità, sugli spettri e sulle immagini. L’elaborazione di tutti questi dati permettono di studiare la geometria e i processi fisici di emissione di radiazione e accelerazione di particelle che solitamente avvengono in ambienti con campi magnetici e gravitazionali estremi.

Fanno parte della collaborazione che ha lavorato da principio alla missione IXPE, per il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, il Prof. Francesco Tombesi ed il Dott. Stefano Ciprini.