L’astronauta Samantha Cristoforetti, protagonista indiscussa della missione spaziale MINERVA, presta le sue capacità e la sua disponibilità contribuendo alla prosecuzione di alcuni esperimenti selezionati dall’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Tra gli esperimenti in orbita sulla stazione spaziale il Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” è protagonista con LIDAL (Light Ion Detector for ALTEA) e AUDIO - Acoustic Diagnostics. 

 

  • LIDAL è un rilevatore di particelle interamente progettato nel Dipartimento di Fisica dell’Università di Roma “Tor Vergata” dal gruppo di ricerca guidato dal prof. Livio Narici, in collaborazione con la Kayser Italia di Livorno, al fine di misurare la componente carica della radiazione all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Portato in orbita dalla navetta cargo Cygnus NG-12 (lo scorso novembre), LIDAL è stato costruito a partire dal payload ASI ALTEA, che ha operato sulla Stazione Spaziale Internazionale tra il 2006 e il 2012, ampliandone e migliorandone le caratteristiche tecniche. All’installazione del payload hanno lavorato, tra gli altri, Telespazio e l’Agenzia Spaziale Italiana.

LIDAL resterà a bordo della ISS per almeno 18 mesi e fornirà  i dati relativi all’energiacinetica delle particelle e a tutti quei parametri fisici necessari per una migliore conoscenza dell'ambiente radioattivo cui sono sottoposti gli astronauti e una completa valutazione del rischio dovuto alle radiazioni sugli astronauti.

All’interno del laboratorio europeo Columbus della ISS Samantha Cristoforetti ha lavorato sul payload in modo da fargli acquisire i flussi di radiazioni che attraversano la ISS lungo la direzione che collega il centro della Stazione con il centro della Terra.

 

  • AUDIO - Acoustic Diagnostics è un esperimento che valuta gli eventuali danni all’apparato uditivo confrontando i test audiologici effettuati sugli astronauti prima e dopo la missione, ed effettuando altri durante la loro permanenza in orbita. Il Team del Dipartimento di Fisica di “Tor Vergata” guidato dal prof. Arturo Moleti ha sviluppato, in collaborazione i laboratori INAIL di Monte Porzio Catone, il Campus Biomedico e la Altec SpA di Torino, la strumentazione necessaria ad una tecnica innovativa per la misura dei prodotti di distorsione otoacustici (DPOAE), in grado di fornire una valutazione della funzione uditiva in un ambiente rumoroso, in modo veloce, non invasivo, e senza la partecipazione attiva degli astronauti. 

Quest'esperimento risponde alla manifestazione di disturbi uditivi riportati dagli astronauti sulla ISS dopo alcuni mesi di permanenza nelle condizioni di microgravità. Nelle passate missioni già l’astronauta Luca Parmitano ha prestato la sua disponibilità per raccogliere dati preziosi su questa tematica.

Nello specifico l’esperimento prevede anche la misura di emissioni otoacustiche (OAE), a intervalli di un mese, a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), grazie a un apparato sperimentale appositamente sviluppato presso il Dipartimento di Fisica e già utilizzato a bordo della ISS da altri astronauti, L. Parmitano, A. Morgan e M. Maurer. L’esperimento sfrutta tecniche avanzate di analisi dei segnali nel dominio tempo-frequenza, basate sulle proprietà matematiche dei meccanismi di generazione delle OAE, per poter realizzare misure accurate di deboli segnali nell’ambiente acusticamente rumoroso della ISS. La raccolta dati continua grazie all’astronauta Samantha Cristoforetti.