Per la prima volta nella sua storia, l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata entra tra le prime dieci università italiane ed è nel primo quarto della classifica QS, piazzandosi al 355.mo posto su 1.501 università in tutto il mondo
Seconda per studenti internazionali e ottava nella classifica generale tra gli atenei italiani. Nel primo quarto (23.6%) della classifica internazionale e 246ma al mondo per tasso di citazioni bibliometriche. La classifica delle migliori università al mondo stilata dal QS World University Rankings (WUR) per l'edizione del 2026 riporta dati molto soddisfacenti per il nostro Ateneo.
L'università di Roma Tor Vergata, infatti, compie un nuovo balzo in avanti, che la vede crescere di 134 posizioni in due anni. Grazie a quest'ascesa, per la prima volta nella sua storia, l'Ateneo raggiunge il top 23,6% delle università a livello mondiale, classificandosi nella posizione 355 su 1.501 università. Lo scorso anno l'Università si posizionò 393.ma, raggiungendo per la prima volta il top 26%.
“L'internazionalizzazione per noi come visione e strategia”. Il rettore dell'Università di Roma Tor Vergata Nathan Levialdi Ghiron spiega l'impegno messo in campo in questi anni, il cui sforzo sta producendo risultati così positivi. “I numeri e i risultati confermano la visione e le azioni strategiche dell'ateneo. Stiamo investendo molto nella cooperazione internazionale, intesa in senso ampio: come incentivo allo sviluppo e nella promozione di obiettivi legati ad inclusione, integrazione, riduzione delle disuguaglianze, sostenibilità nell'elaborazione di nuove strategie per la didattica e la ricerca e per garantire una istruzione di qualità inclusiva ed equa attraverso alleanze transnazionali con università e istituti di ricerca”. “Si tratta – prosegue il rettore - di un processo del tipo win-win, perché l'eccellenza del sistema universitario italiano offre straordinarie possibilità a studenti internazionali, e gli stessi studenti internazionali, formati nelle università italiane, diventano a loro volta ambasciatori della cultura italiana nel mondo”.